Maria Villano


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"Il muro è una superficie a sé stante, con funzione di sostegno, certamente antiestetico. In questo caso è stato scelto per un'operazione di recupero e scambio con la natura, attraverso l'intervento di opere in argilla.
Ma perché quel luogo, come del resto qualsiasi altro, diventi spazio è necessaria un'intelligenza operativa da parte dell'artista, così che l'opera non vada semplicemente a "schiantarsi" sulla superficie.
Un luogo, inoltre, comunica se non viene nascosto. Non era necessario quindi occupare tutto lo spazio messo a disposizione, quanto invece "sentirlo" e trasformarlo. Maria Villano risolve il problema lavorando sul rapporto piano/volume. Il suo "
Muro incontinente", costituito da 20 pannelli in terracotta, reagisce alla pressione sulla materia argillosa del cemento sottostante creando un effetto implosivo/esplosivo."

Stefania Aureli, "Ceramica Moderna", n. 144. 1993


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"Nelle sue sculture Maria Villano riprende una tradizione formale che affonda le sue radici in un'area linguistica compresa tra Brancusi e Pascali".

Ludovico Pratesi, Presentazione della mostra "Lo Spazio della Scultura", Cinecittà due, Roma. 1994


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"Maria Villano arma delle strutture di gesso e le chiama: "Monaco", "Aguglia", "Templare", "Giraffa", "Angelo". C'è qualcosa della disinvoltura e dell'irriverenza di Depero nella proposizione di Codesti personaggi, ma è assente la componente dinamica, anzi c'è una certa ieraticità che si evidenzia nella verticalità, nella semplicità spoglia delle forme, nel lindore del trattamento delle superfici.
Accanto alle colonne che si avvolgono, che scavano spazi interni, che hanno dunque un movimento tutto interiore, la Villano affianca sculture di piccolo formato, "teste" piene e compatte, color del cuoio. In esse prevale il volume puro, la ricerca di una dimensione astratta entro un potenziale naturalistico. Codeste forme continuano un filone che ad intermittenza si ripresenta nella plastica egizia, nelle teste del Benin, in quelle rinascimentali di Francesco Laurana, in certi aspetti della Metafisica e della fase cubista di un Wyndham Lewis. E' la ricerca della struttura semplice tirando le fila della miriade degli aspetti possibili, la sussistenza dell'archetipo e del paradigma".


Enzo Bilardello, Presentazione della mostra "Primaverile Romana", A.R.G.A.M. 1995


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"Ho incontrato Maria Villano nel 1991, e il suo lavoro mi ha subito emozionato. Garantisco che fra tanti giovani incontrati in questa mia bellissima avventura di fiumara d'arte, lei senza dubbio si distingue per grande serietà e ricerca.
Sicuro di tutto questo le affidai la realizzazione di un'opera all'atelier sul mare, lo speciale museo d'arte contemporanea che sto realizzando in sicilia, dove l'arte come sogno entra nel quotidiano, museo e contemporaneamente albergo. così con grande forza e grinta ha affrontato e risolto l'ingresso del museo con la sua grande cariatide, che sorregge simbolicamente e strutturalmente l'edificio.
Spero che il suo percorso di artista e di donna sia solido e pulito. la sua opera ne è degna rappresentazione. per questo motivo mi permetto di segnalare maria in questo speciale evento, augurandole un futuro da storia dell'arte."


Antonio Presti, Presentazione della mostra "Capolavori contemporanei", Centro per l'Arte Contemporanea Rocca di Umbertide. 1994


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  • E. Di Stefano, La barca dell'invisibile – Hidetoshi Nagasawa e la Fiumara d'arte, Editoriale Kalos, Palermo, 2001.
  • S. Malatesta, Il cane che andava per mare e altre eccentrici siciliani, Editore Neri Pozza, Vicenza, 2006.
  • D. Alessandrini, Eccentricittà, gli agglomerati urbani del terzo millennio, Palombi Editori, Roma, 2007.
  • Fiumara d'Arte - Il museo d'arte contemporanea della Sicilia, edizione I quaderni di Riso, Museo d'arte contemporanea della Sicilia Riso, Palermo, 2008.
  • A. Pettineo, Dall'Aleso al Serravalle: 7 Comuni un'identità, Regione Siciliana, Motta D'Affermo, 2008.
  • Educare alla creatività, Pedagogika, anno XV, nº 3, Rivista di educazione, formazione e cultura (Speciale Fiumara d'Arte), 2011.
  • A. Pettineo, Tusa dall'Universitas Civium alla Fiumara d'Arte, Armando Siciliano Editore, Messina, 2012.
  • S. Di Salvo, A. Sposito, A. Mangiarotti (a cura di), Atti del Symposium East-West Artistic and Technological Contaminations/Oriente-Occidente. Contaminazioni Artistiche e Tecnologiche. Monografie di Agathòn, Offset Studio, Palermo, 2013.
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